"... Noi mèsse pei figli, noi, ombra pei figli de' figli, piantiamo l'ulivo!" (G.Pascoli)

SETTORE CASTANICOLO

Il castagno è una risorsa economica ed ambientale per le nostre montagne. La castanicoltura occupa una superficie di circa 90.000 ha, di cui il 60 % è a fustaia ed il rimanente 40% a ceduo, per una produzione media stimata in 40 Q.li per Ha. Molte piantagioni hanno bisogno di un rinnovamento e di interventi di recupero dopo anni di abbandono ed incuria

VerdeOro intende provvedere al recupero produttivo dei castagneti mediante l’applicazione delle metodologie appropriate, migliorando, così, la qualità del prodotto con potature ed innesti ed, in una fase successiva, alla lavorazione del prodotto ed alla commercializzazione.

 

ATTIVITÀ

 

La società Cooperativa VerdeOro – Settore Castanicolo si occupa della raccolta, produzione e commercializzazione delle castagna.

La capacità potenziale attuale dei terreni dei soci è di circa 2800 Q.li all’anno, in quanto i terreni coltivati a castagneto sono circa 70 Ha con una resa media di 40 Q.li x Ha.

La superficie di castagneto sull’intera fascia, inoltre, ammonta a circa 400 Ha con una resa di 40 Q.li x Ha per un totale annuo di 16.000 Q.li.(i dati riportati si riferiscono all’ultimo censimento condotto dalla C.M. Fossa del Lupo e dalla C.M. Versante Jonico).

Gli impianti ed il fabbricato sono stati progettati per permettere un processo di lavorazione di circa 200 Q.li di tali frutti al giorno.

Obiettivo della Cooperativa è sviluppare le potenzialità dei terreni che, divenendo oggetto di cure sistematiche, possono aumentare la propria capacità produttiva giungendo fino ad una produzione di 60-70 Q.li di frutto ad Ha.

La produzione verrà collocata sia sul mercato nazionale che su quello internazionale.

Inoltre, sul territorio d’interesse, non risultano, al momento, aziende che operano nel medesimo settore.

Per quanto riguarda il reperimento del prodotto da lavorare, è necessario precisare che oltre il prodotto proveniente dal conferimento dei soci, la Cooperativa ha in attuazione forme di collaborazione con la Azienda Agrofrutticola “Matozzo”, con sede in Satriano Marina, operante nel settore della castanicoltura da oltre 50 anni.

Il settore distribuzione e commercializzazione verrà, invece, supportato mediante il coinvolgimento della C.I.A. – Confederazione Italiana Agricoltori, della LegaCoop e del Gruppo CRAI, con i quali si individueranno i canali da percorrere per la penetrazione del prodotto finito sui mercati.

 

FASI DI LAVORAZIONE

Il prodotto conferito dai soci viene immagazzinato e lavorato mediante un processo che vede i seguenti passaggi:

 

1.MAGAZZINO DI PRIMA ENTRATA: il prodotto conferito è immagazzinato in un locale ampio e fresco;

 

2.CALIBRATURA: le castagne vengono calibrate e suddivise in base alla pezzatura;

 

3.SPAZZOLATURA E LAVAGGIO: il prodotto viene lavato e perfettamente pulito;

 

4.CURATURA – DISINFESTAZIONE: attraverso l’immersione delle castagne in acqua calda alla temperatura di 50° per 35’ e, dopo, acqua fredda per ulteriori 35’, vengono eliminate le larve di Balanino e Carpocapsa, contenute all’interno dei frutti;

 

In seguito a questi tre passaggi, il prodotto è soggetto ad una selezione qualitativa ed è, quindi, lavorato diversamente secondo il calibro.

 

PRODOTTO DA 50-55 A 80-85:

 

1.ASCIUGATURA: i frutti di castagno vengono sistemati a strati di 15-20 cm all’interno di  un locale arieggiato con un pavimento fatto di listelle di legno e rivoltati spesso per dare loro aria;

2.CONFEZIONAMENTO: il prodotto, trattato come sopra, viene confezionato in retine da 5 e 10 kg.

 

PRODOTTO DA 80-85 IN  SU (Sotto crivello):

 

1.ESSICCATURA: Il prodotto viene inserito in appositi macchinari che lo essiccano;

2.PELATURA: Successivamente il prodotto essiccato, viene sgusciato e privato della pellicina;

3.MACINAZIONE: Attraverso un processo di macinazione, il prodotto viene ridotto in farina;

3.CONFEZIONAMENTO: una parte del prodotto essiccato viene   confezionato e destinato al mercato.

Le castagne sono frutti di difficile conservabilità, in quanto facilmente deperibili dopo il raccolto. Per questo motivo, oltre alle fasi previste sopra, può essere utile procedere alla surgelazione del prodotto ad una temperatura di -20°C.

 

Gli obiettivi da conseguire con il procedimento di lavorazione appena illustrato, consistono, sostanzialmente, nella realizzazione di un prodotto competitivo che porti ad un aumento della qualificazione mercantile delle castagne che consenta un ottimale penetrazione dei mercati e, conseguentemente, la commercializzazione di diverse tipologie di prodotto:

 

•CASTAGNE SFUSE in grossi sacchi da vendere alle industrie di trasformazione od altri centri di lavorazione;

•CASTAGNE PER CONSUMO FRESCO in sacchetti da 5 e 10 kg;

•CASTAGNE PELATE SECCHE;

•FARINA DI CASTAGNE.